lunedì 11 giugno 2012

The Daily Facebook | N.17 del 11.06.2012_Due in intimità

[The Daily Facebook è una rubrica di questo Blog. Una sorta di Diario del diario di fb. Non però una cronologia, piuttosto un resoconto assolutamente NON obiettivo. Un esperimento. Una restituzione di quello che succede sulla mia pagina Fb (e sulle pagine dei miei contatti) giorno per giorno. Una mappa sentimentale, costruita su legami e logiche assolutamente personali. Messi insieme secondo una logica dichiaratamente arbitraria. Una visione palesemente distorta (e perciò sentimentale) di ciò che accade, di quello che vedo, di quello che attira la mia attenzione. Brevi storie fatte di frammenti, che non vogliono essere punti di arrivo, ma s-punti di partenza]


[Stefan Vanfleteren: Juanita & Albert, Antwerp, 2003
Epson Print auf Hahnemühle Photo Rag ® 30 × 30 cm
tratta dalla pagina fb di Dmitry Polgar]

[Charles & Ray Eeames tratta dalla pagina fb di Gino Finizio Autore]

[tratta dalla pagina fb di Le Gatte si sono arrabbiate]

[tratta dalla pagina fb di Henri Cartier-Bresson da Dmitry Polgar]

[tratta dalla pagina fb di Alberto Merzi]

["Florian Hafele" tratta dalla pagina fb di  File Prix Lux]

["henri cartier bresson" dalla pagina fb di Morena Domenichini]


[Stefan Vanfleteren: Edelare, 1994 Epson Print auf Hahnemühle 

Photo Rag ® 40 x 60 cm dalla pagina fb di Dmitry Polgar]

["Arlequin" by Toshio Enomoto Photographer " dalla pagina fb di D+Au]

[dalla pagina fb di Non è cinismo.]





[tratta dalla pagina fb di da Enzo Vianello]


[tratta dalla pagina fb di Laura Pititu]




[dalla pagina fb di βŁαćҜ & ẂħįŦє]

[dalla pagina fb di Una piccola ape furibonda]



intimità
[in-ti-mi-tà]
s.f. inv.
1 Carattere di una relazione, spec. affettiva, che lega in stretta vicinanza due o più persone


... Che lega due o più persone. Due. Due è il numero minimo necessario all'esistenza. Fra due c'è l'intimità vera. Quella fra più di due è una amplificazione dell'intimità fra due, contiene ridondanza, è una frammentazione dell'intimità fra due e perciò contiene spazi vuoti, punti interpretabili e dunque incerti. Nell'intimità fra due non esistono incertezze, tutto è chiaro. I due non importa in che rapporto stiano fra loro, se siano fratelli, genitori e figli, amici, marito e moglie, amanti. Qualunque sia la loro condizione per il resto del mondo nella loro intimità sono tra loro simili, eguagliati dalla confidenza reciproca. Non esistono età, non esistono nemmeno la bruttezza e la bellezza, non esiste tutto quello che è esterno. L'intimità avviene tramite un dialogo segreto, non fatto di parole, che va dall'intimo dell'uno direttamente all'intimo dell'altro senza passare per tutto quello che descrive la condizione esteriore dei due esseri (età, bellezza, bruttezza, condizione sociale, sesso, ecc...). 

Nell'intimità, due, sono quello che sono senza tramiti, senza preconcetti, senza giudizio. Sono e basta l'uno per l'altro, senza doversi spiegare. Pongono in atto ognuno il proprio essere sé stesso privo di condizionamenti. Non devono spiegare e nemmeno giustificare le proprie scelte, i propri sentimenti, le proprie voglie, possono invece solo viverle, renderle reali esteriorizzandole, e condividendole con l'altro. L'intimità ci rende liberi. Liberi di essere. Rende pieno il significato della condivisione con l'altro. Nell'intimità non si arrossisce.

L'intimità è come un matrimonio di fatto. Senza rito e fatto di tanti riti, piccoli, invisibili agli altri, piccoli e sacri. Nell'intimità tutto ha senso, i gesti sono come soffi, quasi impercettibili eppure compiuti, che descrivono stati di animo e pensieri e desideri. Nell'intimità stabilita fra due parole e silenzi hanno lo stesso peso. Due. Uno fa proprie le voglie dell'altro, desidera soddisfarle al punto che le sente proprie con naturalezza e senza sforzo alcuno. L'uno gode di quello che per l'altro è piacere. I modi di fare dell'altro diventano i propri e i propri li vediamo adottati dall'altro. I due cominciano ad assomigliarsi tra loro. Tra loro non esistono più distanze, l'uno si estende nell'altro e quale che sia la distanza fisica fra i due l'intimità l'annulla. Non importa se possono solo vedersi, o solo parlarsi o solo guardarsi.. non importa perché la voce diventa mano, l'udito si fa occhio e attraverso il tono della voce dell'uno, l'altro vede quale è la sua espressione. E se anche non si parlassero, non si vedessero non potessero ascoltarsi, la loro comunione è tale che dentro sentirebbero il sentimento dell'altro, la voce persino, e non di meno gli odori dell'altro. 

Nello stabilire intimità con l'altro raggiungiamo profondità sconosciute di noi stessi. Superiamo i nostri limiti, valichiamo le remore e annulliamo le paure. Ci scopriamo comprensivi e tolleranti, capiamo per amore dell'altro (perché l'intimità si genera solo in presenza di amore, nella sua accezione più alta) ciò che non eravamo disposti prima nemmeno a dire, ad ammettere con noi stessi, per pudore o per paura o per presa posizione. Niente di ciò che appartiene o viene dall'altro ci provocherà mai disgusto e per questo, nella comprensione dell'altro, nella sua accettazione senza riserve, allarghiamo, approfondiamo noi stessi. 

L'altro diventa forziere dei nostri segreti, terra nella quale liberare senza paura le nostre paure, i desideri più nascosti nell'altro respirano. L'altro è la nostra estensione. Il peso che sopportiamo noi nella condivisione si fa meno pesante. 

Due è il numero minimo e necessario all'esistenza e l'intimità è la condizione necessaria a che quei due bastino a generare esistenza. 

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