lunedì 28 maggio 2012

The Daily Facebook | N. 6 del 27.05.2012_Il dubbio e gli scacchi

[The Daily Facebook è una rubrica di questo Blog. Una sorta di Diario del diario di fb. Non però una cronologia, piuttosto un resoconto assolutamente NON obiettivo. Un esperimento. Una restituzione di quello che succede sulla mia pagina Fb (e sulle pagine dei miei contatti) giorno per giorno (o quasi). Una mappa quasi sentimentale, costruita su legami e logiche assolutamente personali. Messi insieme secondo una logica dichiaratamente arbitraria. Una visione palesemente distorta (e perciò sentimentale) di ciò che accade, di quello che vedo, di quello che attira la mia attenzione. Brevi storie fatte di frammenti, che non vogliono essere punti di arrivo, ma s-punti di partenza]

["Martien Coppens" , tratto dalla pagina Fb di Takeuchi Kunitaka]





[
Photograph Roger Viollet, tratta dalla pagina Fb di 
Takeuchi Kunitaka]



[Fotografia di Alberto Merzi, tratta dalla sua pagina Facebook]




["Emersione del rimosso/Black Freud. 
[Genealogia dei modelli arcaici/Genealogy of archaic models]", 
disegno di Beniamino Servino tratto dalla sua pagina FB]





[Immagine tratta dalla pagina fb di Alberto Merzi]




[Fotografia di B22 design, tratta dalla pagina Facebook di Gino Finizio]


[Fotografia di Annette Marie, condivisa da Takeuchi Kunitaka sulla sua pagina fb]



[Caroline Huwart. Outlier; Elena Korn. Exhibition; Herczeg László. Dualism; 
Horst Heinz Bergmann. ,U; Király László György. Arches - 
Fotografia  immagine tratta dalla pagina fb di project-experimental group C o n c e p t]

[di Király László György Arches, immagine tratta dalla pagina fb di
project-experimental group C o n c e p t sulla sua pagina fb]




[Fotografia di Irving Penn (Plainfield, 16 giugno 1917 – New York, 7 ottobre 2009), 
immagine tratta dalla pagina fb di Alberto Merzi]


[disegno di Cristina Senatore, dalla mia pagina fb]

["DIRAMAZIONI o l'ESEGESI di un IN-CONTRO. dp | SKIZZENBUCH | BLACK | 25.V.12" 
Fotografia e disegno di Domenico Pastore. 
Immagine tratta dalla pagina Fb di Domenico Pastore]




[di Étienne Louis Boullèe, condiviso da Shuji Hisada, sulla sua pagina Fb]




[di Étienne Louis Boullèe, condiviso da Shuji Hisada, sulla sua pagina Fb]



[di Étienne Louis Boullèe, condiviso da Shuji Hisada, sulla sua pagina Fb]


[di Étienne Louis Boullèe, condiviso da Shuji Hisada, sulla sua pagina Fb]


[Irving Penn (Plainfield, 16 giugno 1917 – New York, 7 ottobre 2009),
"Lisa Fonssagrives- Harlequin Dress" (1950),  immagine tratta dalla pagina fb di Alberto Merzi]


["Jessica Eaton -  con Carmen Montesinoimmagine tratta dalla pagina fb di
File ElectronicLanguage InternationalFestival]




[" Ark4n " immagine tratta dalla pagina fb di
File ElectronicLanguage InternationalFestival]





[dell'arch. Francesco Paolo Ambrosio, tratto dalla sua pag. fb]




["Johnny Hardstaff", tratto dalla pagina Fb di Stéphane Bourmaud-Baudet]









dubbio

2 [dùb-bio] s.m. (pl. -bi)
  • 1 Forma problematica, non univoca, del pensiero che determina un'astensione dal giudizio o uno stato psicologico di incertezza, di esitazione.
     estens. ciò che, essendo poco chiaro o mal conosciuto, è causa di perplessità, ragione di ipotesi diverse SIN punto oscuro
  • 2 Sospetto, timore



    "Nel mezzo del cammin di nostra vita / mi ritrovai per una selva oscura / ché la diritta via era smarrita". 
  • Si potrebbe cominciar con le stesse parole di Dante volendo descrivere cosa succede quando all'improvviso affiora un dubbio. In un momento qualunque di un giorno uguale a tutti gli altri giorni,  mentre si sta facendo le cose che si fanno normalmente, mentre ci si trova ad avere pensieri come quelli di sempre, all'improvviso si viene assaliti dal dubbio. Si viene   a s s a l i t i   dal dubbio. Perché un dubbio quando arriva non lo fa in punta di piedi, irrompe nella testa, butta tutto all'aria come fa il vento che all'improvviso spalanca una finestra, solleva le tende e distrugge i castelli di carte. 

  • Il dubbio. Un buco nero in fondo al quale sono risucchiate le certezze di sempre. Un cataclisma che scuote la ragione. Un precipizio sul quale ci troviamo all'improvviso percorrendo la solita via. Una crepa che spacca irrimediabilmente lo scorrere dei pensieri. Un terremoto che ci fa tremare tutti. Il dubbio.  
I pensieri sono le architetture che ci tengono in piedi. Gli ambienti, gli edifici, le vie, che formano le città che abbiamo nella testa, nelle quali ci muoviamo costantemente. Quelle che costruiamo e rafforziamo ogni giorno con fatica. Città di cui siamo gli architetti, gli ingegneri e anche gli operai. Che alziamo mattone dopo mattone, momento per momento. Il dubbio è l'intruso in questa città, quell'elemento indipendente che compare all'improvviso dove vuole, senza avvisare e che mina la stabilità di tutta la nostra città. Come una crepa in un pilastro portante, una finestra che si apre spontanea nel mezzo di una parete sulla quale non l'avevamo disegnata, lì dove non la volevamo.

In fondo al dubbio i pensieri si attorcigliano, esplodono, si aggrovigliano, si moltiplicano, nascono gli uni dentro gli altri, litigano, prendono molte direzioni. 

Forse il dubbio arriva quando i nostri sensi, 5 o 6 o più che siano, litigano fra loro, non si accordano su dove andare e ognuno prende, o tenta di prendere, la via che crede migliore. Questo tirare da una parte e dall'altra contemporaneamente spacca il nostro sentimento, ossia la nostra capacità di sentire le cose, di percepire la realtà (interna od esterna, dunque reale o immaginaria) nel modo di sempre, e annulla le certezze, le finte certezze, insomma lascia quella sola via sulla quale tutti i nostri sensi camminavano insieme, per andare contemporaneamente in molte direzioni, mettendoci in crisi. 

Ora quante siano le direzioni verso cui all'improvviso, contemporaneamente, il nostro sentimento si orienta, facendoci tremare dalle fondamenta, non importa. Il numero infinito di direzioni può riassumersi in due. Una via qualunque e la via opposta ad essa. Due è il numero minimo e necessario al verificarsi dell'esistenza.  Il dubbio che è emblema di tutti i possibili dubbi, non a caso, è il dubbio amletico che si attiva nell'indecisione fra le due sole, vere possibilità che ci sono date, all'interno delle quali esistono altre infinite possibilità di scelta: essere o non essere. 
Essere o non essere. Assenza totale o presenza piena. Pieno o vuoto. Bianco o nero. Gli scacchi: l'emblema del dubbio. 

L'apertura di una finestra dove prima non c'era, e nemmeno l'avevamo pensata, aumenta d'improvviso le nostre possibilità di veduta, riempie di luce le nostre stanze, rende più interessanti, forse, i nostri edifici. Forse qualche parete indebolita dalla nuova apertura collasserà facendo crollare una parte dell'edificio. Non tutto però sarà andato perduto. Progettando di nuovo l'area crollata terremo conto dei panorami prima sconosciuti e saremo capaci di un progetto più ricco, che include le esperienze precedenti e le nuove conoscenze. 

Il dubbio assale, irrompe, ci spacca, ci inonda, ma può anche essere indotto. Insinuare un dubbio, in noi stessi e negli altri, è quasi un nostro dovere. Serve a svelare altre, nuove, ancora sconosciute possibilità fra quelle infinite che si attivano fra i due opposti dell'essere e del non essere.

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